Con lo slogan “Aiuta te stesso, la tua famiglia e il tuo paese”, l’app IMMUNE ha lo scopo di aiutare a combattere non solo la pandemia di Covid-19, ma ogni potenziale pandemia che si presenterà in futuro.
Cosa succede su Immuni se vengo in contatto con un paziente coronavirus positivo ?
Come funziona Immuni?
Immuni cosa succede se contatto positivo
Immuni funziona sulla base di un sistema di notifica dell’esposizione, che ha lo scopo di avvisare gli utenti quando sono stati esposti a un utente potenzialmente infettivo.
Il sistema si basa sulla tecnologia Bluetooth Low Energy e non utilizza alcun tipo di geolocalizzazione, compresi i dati GPS.
Esempio:
Alice installa l’app Immuni. Il suo smartphone inizia a inviare un segnale Bluetooth Low Energy che contiene un codice casuale. Lo fa su base continua. Lo stesso vale per Marco. Quando Alice e Marco sono nelle immediate vicinanze, i loro smartphone si archiviano reciprocamente il codice casuale dell’altro, prendendo atto di quell’evento. I loro telefoni notano anche la durata dell’evento e la distanza approssimativa tra i due dispositivi.
I codici vengono generati in modo casuale e non contengono alcuna informazione sull’utente o sul suo dispositivo. Inoltre cambiano più volte ogni ora, proteggendo ancora di più la privacy degli utenti.
Informazioni sull’app Immuni
L’Italia ha rilasciato la sua app ufficiale COVID-19 di tracciamento dei contatti, che si basa sul framework sviluppato da Apple e Google per tenere traccia delle infezioni.
La pandemia ha colpito l’Italia più duramente della maggior parte dei paesi, poiché ha causato almeno 33.500 vittime. Il paese ha iniziato ad allentare le restrizioni di blocco all’inizio di maggio, ma ci sono ancora timori che il tasso di infezione possa salire ancora una volta a meno che le persone aderiscano alle linee guida sul distanziamento sociale.
L’app di notifica dell’esposizione utilizza il Bluetooth per scambiare codici tra dispositivi mobili. Se qualcuno risulta positivo per COVID-19 e contrassegna quello stato su Immuni, avviserà le persone che sono state in stretta vicinanza con quella persona. Verrà loro consigliato di autoisolarsi e farsi testare per il virus stesso per limitare la diffusione di COVID-19.
Al momento di parlare, l’app inizierà a pilotare il 18 giugno in quattro regioni; Liguria, Abruzzo, Marche e Puglia.